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Giorgio Dello
Nasco in provincia di Milano, anzi ora provincia di Monza e Brianza. Sono un autore sconosciuto, anche se ho vinto alcuni concorsi di poesia. Dopo la perdita in giovane età di mio padre, grande uomo e mia forte guida, comincio a scrivere per esigenza dell' Anima, prima per me stesso, poi ... (continua)
La sua poesia preferita:
Il pianto di un uomo
La notte si dilegua silente, nell'anima sol ombre e anfratti misteriosi
gli uomini e le cose riprendono il cammino
nel giorno che s'avanza, quel silenzio grande
urlo che si allarga, non è melodia, non è danza
strugge l'anima a chi... leggi...
Nell'albo d'oro:
Vecchio pazzo!
Ti fai chiamare Uomo
e violenti ogni gradino
più simile all'elefante
ogni cosa calpesti all'istante
elevi te stesso, presuntuoso a fior di pelle
distruggi e sgomenti le stelle
il tuo affanno uccide
in una sporca anima che ride
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Giorgio Dello
Ora ti odio!
Amore
Lo scarto buttato in un angolo, giace, infermo, e piange.
Della tua amicizia posso farne a meno anche se davanti a te tremo,
le mie parole, le mie verità per te sono veleno, quel veleno che mi ha inferto dolore,
ma che mi ha fatto vedere l'altra parte di te
Quel veleno che ha invaso il mio cuore perché dentro è ancora rosso
e fuori è nero.
Mi hai fatto innamorare, ti sei tuffata nel mio cuore, cambiando il suo colore,
mi hai rifilato una maschera che copriva il lato nero,
ma IO ho guardato, e attraverso piccole fessure ti ho visto...
Non servono scuse, non serve ricordare, non serve più sognare...
Sono sveglio e scrivo di te su un foglio bianco da riempire, per la realtà da cui fuggire
Oltre il muro dell'angoscia, tu eri speranza, tu eri luce che illuminava il mio futuro,
tu eri musa e poesia, eri il possibile e l'impossibile
Perché non dovrei dirti quel che sento, perché dovrei nascondermi?
Viverti ed amarti è stato il mio coraggio, ora,
anche il pensiero si dissolve sulle ali del vento, e spegne ogni melodia
Eri il mio mondo, Luna e Sole, la mia stella più bella,
ora con il tuo colpo di coda hai distrutto il mio cielo!
Non temevo tempeste nella vita, quando dietro le nuvole c'era il mio Sole!
Ora il cielo è coperto, da tristezza!
Ti ho deluso, hai il fuoco che brucia dentro, ed io non riesco a spegnerlo
Illusioni, possibilità, speranze si sommano alla tanta ingratitudine della mia anima.
Non posso più cercarti, aspettarti e amarti,
pensando di plasmare ancora il nostro futuro!
Io sono qui, lo sono sempre stato,
ma adesso l'amore mi umilia e l'odio mi culla,
ora ti odio ... e spero che questo ti basti.!
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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Commenti di altri autori:
«Uno scritto che è uno sfogo d'amore anche se parla di Odio, perché parlare d'amore sarebbe umiliante... Molto sentita»
«E' la parte peggiore di una storia di amore che finisce, quella di non aver riconosciuto nella persona amata la vera essenza e scoprirlo all'improvviso ti rende cieco e l'amore piu profondo si trasforma nell'odio più intenso. Piaciuta»